Il bullet journal è un meraviglioso sistema per l’organizzare personale.
Ne avevo parlato tempo fa su Come creare un bullet journal.
Inizialmente può sembrare un metodo complicato ma in realtà è molto semplice, l’importante è cominciare!
Come tenere un bullet journal: un esempio pratico
Se stai iniziando ora il tuo primo bullet journal ti consiglio di seguire il metodo originale e poi adattarlo via via alle tue esigenze.
Io sto utilizzando il bullet journal da sei mesi, di seguito ti racconto le mie impressioni e le cose che ho cambiato e adattato nel corso del tempo, spero che ti siano utili!
Scadenze, produttività e serenità
In questi sei mesi c’è stato un evento bellissimo: è nato il mio terzo figlio! Gli altri due bimbi sono ancora piccoli, quindi il tempo è sempre poco, le cose da fare e da ricordare sono tante e gli imprevisti sono all’ordine del giorno.
Organizzarsi bene è diventato ancora più importante, e devo ammettere che il bullet journal in questo periodo mi ha dato una grossa mano a non dimenticare appuntamenti e scadenze e a gestire le priorità e la lista delle cose da fare.
Il fatto di avere tutto quello che mi serve in un unico posto mi ha aiutato a mantenere il controllo e mi ha regalato un po’ di serenità in un periodo molto intenso.
Vista annuale / mensile / settimanale / giornaliera
Il metodo originale
Il bullet journal, a differenza di una normale agenda, non ha giorni o sezioni già stampate bensì viene costruito da ciascuno in base alle proprie esigenze.
Nel sistema originale ci sono la vista annuale (il future log), mensile (il monthly log) e giornaliera (il daily log), ma non è prevista quella settimanale. In breve, nel future log segni appuntamenti e promemoria a lunga scadenza, il monthly log lo compili a inizio mese con le cose relative a quel mese (appuntamenti, scadenze, to do’s, ecc.), mentre il daily log viene compilato giorno dopo giorno.
Oltre alla mancanza della vista settimanale, all’inizio mi sembrava anche strano non avere i giorni già predisposti e dover scrivere un giorno alla volta. Il metodo prevede questo per non avere il vincolo dello spazio, dato che un giorno potresti avere bisogno di poche righe e magari il giorno dopo di una pagina intera.
Come ho iniziato
Nei primi mesi di utilizzo, oltre al monthly log preparavo in anticipo anche le settimane. In pratica, non avevo un vero daily log bensì una vista settimanale in cui cercavo di stimare lo spazio necessario per ciascun giorno.
Credo sia stata una buona soluzione per farmi familiarizzare con il sistema, ma con il passare delle settimane mi sono accorta che in alcuni giorni lo spazio era troppo poco e facevo fatica a farci stare tutto. Inoltre, il monthly log lo usavo veramente poco, facendo riferimento direttamente alla vista settimanale.
Il monthly log che facevo inizialmente:
Il daily log con lo spazio predefinito (due giorni per pagina):
Come faccio ora
Per questi motivi, da un paio di settimane ho cambiato e ora ho faccio così: all’inizio del mese non compilo più monthly log e daily log ma faccio direttamente la vista settimanale per tutto il mese, andando a prendere le note inserite nel future log per quel mese e altro che mi viene in mente.
Poi, giorno dopo giorno preparo il daily log (di solito alla sera o alla mattina presto), guardando cosa ho segnato nella vista settimanale per quel giorno.
In questo modo riesco ad avere una vista complessiva del mese, con il dettaglio per settimana, e ho tutto lo spazio che mi serve per ciascun giorno.
La vista settimanale che utilizzo ora:
Il daily log, compilato giorno per giorno (usando lo spazio che serve):
Collection, indice e numeri di pagina
Il metodo originale
Le collection sono liste o sezioni di vario tipo, come ad esempio: regali da fare, wish list, film visti, obiettivi da raggiungere, ecc.
Nel metodo originale, come ogni altra sezione, le collection vanno inserite nel momento in cui ti servono nella prossima pagina libera, quindi nel caso anche nel mezzo tra un giorno e l’altro, segnando nell’indice il nome della collection e il numero di pagina relativo.
Come ho iniziato
All’inizio questa idea mi sembrava creare molta confusione, per il fatto di mescolare la parte di pianificazione con altre cose. Avevo quindi iniziato ad usare un quadernino per la parte planning vera e propria e dei quaderni a parte, tenuti insieme in un midori, per liste e altro.
Il mio midori, con il notebook per il bullet journal e due quadernini per le collection:
Poi però qualche lista che mi serviva solo in quel momento l’ho inserita nel quaderno principale tra una settimana e l’altra (colorando l’angolino superiore della pagina in rosa, per riuscire a trovarle più velocemente).
Le paginette per tracciare l’avanzamento dei risparmi annuali:
Due esempi di collection: bilancio del mese e wish list:
Come faccio ora
Usando il bullet journal giorno dopo giorno mi sono resa conto che in realtà il fatto di avere insieme planning e collection non è un problema, e che effettivamente l’indice può aiutare a trovare velocemente quello che cerchi.
Terrò nei quadernini a parte solo le liste che mi interessa portare avanti nel tempo anche quando finisce il quaderno principale, per non doverle ricopiare.
Habit tracker
L’habit tracker viene usato per tracciare attività o eventi di qualunque tipo, come ad esempio: attività fisica, peso, numero di lavatrici fatte, ore di sonno, ecc., insomma, qualunque cosa di cui ti interessi tenere la traccia.
Avevo iniziato bene, monitorando alcune attività, e il solo fatto di dover mettere la crocetta ogni giorno mi stimolava a fare le cose!
Con il passaggio al nuovo layout settimanale/giornaliero il tracking si è perso e devo ammettere che anche le attività si sono perse per strada! L’habit tracker è quindi una sezione che reinserirò già a partire da questa settimana!
L’habit tracker:
Il quaderno e le penne
Il metodo originale
Per partire con il bullet journal bastano un quaderno e una penna. L’ideatore del metodo usa un notebook Leuchtturm1917, con elastico, pagine puntinate, indice e numeri di pagina.
Come ho iniziato
Dopo qualche settimana su un quaderno ad anelli per poter spostare le sezioni, sono passata a un quaderno Moleskine pocket con le pagine puntinate più altri due quaderni più sottili per le collection, tenuti insieme in un midori. Penna Frixion ball nera cancellabile come base, rosa per titoletti o per evidenziare.
Il mio Moleskine pocket 9×15 e le due Frixion:
Come faccio ora
Tra qualche settimana terminerò il primo quaderno, che uso dall’inizio dell’anno. Ne avevo già preso un altro uguale e non ho ancora deciso se userò quello o se prendere il Leuchtturm1917, mi piacerebbe provarlo per non dover scrivere a mano i numeri di pagina e perché lo fanno in colori bellissimi (vedi l’elenco di formati e colori!).
Sicuramente continuerò con le Frixion, la comodità di poter cancellare è impagabile e mi consente di avere le pagine sempre in ordine. Con il caldo l’inchiostro rischia di cancellarsi ma per il momento non ho avuto problemi, nel caso metterò il quaderno in frigo!
Decorazioni
Il metodo originale è molto minimal, niente disegnini e solo penna nera, ma ci sono tante persone con la passione per la grafica e il disegno che lo usano creando delle pagine molto belle.
Io utilizzo il bullet journal come metodo di organizzazione, non so disegnare, ho poco tempo e non mi rilasso decorando l’agenda. Sono convinta però che un minimo di attenzione non solo alla sostanza invogli ad usare il bullet journal e quindi a rimanere organizzati.
Non ho fatto grandi cose, ma almeno la prima pagina ci tenevo a farla un po’ speciale!
La prima pagina del mio bullet journal:
Grazie bullet journal!
Sono veramente felice di aver conosciuto questo metodo e di avere iniziato a sperimentarlo, mi sta aiutando molto e non potrei più farne a meno… infatti ora porto il bullet journal sempre con me nella sua bustina!
Il sito in italiano dedicato al bullet journal
Sono così entusiasta di questo metodo di organizzazione al punto da avergli dedicato il sito Bulletjournal.it e la pagina Facebook dedicata, dove condivido info per iniziare e per usare il bullet journal in modo efficace.
UPDATE: puoi leggere anche come è andato il mio primo anno con il bullet journal: l’impatto di questo sistema nella mia vita, i quaderni che ho usato e come ho organizzato le sezioni dedicate alla pianificazione.